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Tanzania

DESCRIZIONE

Terra di pianure, vulcani, laghi e monti con una stretta e bassa fascia costiera, la Tanzania è il paese più esteso dell’Africa orientale. Il territorio è quasi interamente costituito da un altopiano, in parte semi-desertico e in altre zone coperto dalla savana e da radi arbusti.
In nessun’altra parte del mondo è possibile vedere gnu, gazzelle, zebre e antilopi in branchi altrettanto numerosi. Il fatto che la Tanzania sia composta principalmente da pianure rende infatti molto facile l’avvistamento degli animali selvatici. Ospitando alcune delle riserve più grandi del mondo, il paese vanta anche una delle maggiori concentrazioni di elefanti, bufali, coccodrilli, ippopotami, licaoni e scimpanzé.
E’ possibile dividere la Tanzania in due parti ben distinte: il Nord, più conosciuto e frequentato con i suoi famosi parchi quali il Serengeti, il parco più esteso del Paese, o lo spettacolare Cratere del Ngorongoro, o ancora il Parco Nazionale del Lago Manyara con i suoi colorati stormi di fenicotteri e il Parco Nazionale di Taragire che offre, oltre ai numerosi animali, anche una variopinta moltitudine di specie floreali; e il Sud, più selvaggio e di ‘nicchia’ con l’immenso Selous e l’incomparabile Ruaha, poco frequentati e molto più tranquilli. In quest’ultima parte si trovano il minor numero di hotel e strutture ricettive per chilometro quadrato del paese, ne consegue che il silenzio e la pace la fanno da padroni. Da non dimenticare che è possibile anche vivere l’emozione della scalata al Kilimanjaro, il Tetto d’Africa. Affidandosi a guide esperte in 5 giorni è possibile raggiungere la vetta del Kibo per i meno esperti e quella del Mawenzi per gli alpinisti.
La Tanzania è anche mare cristallino: perché non abbinare qualche giorno di relax sulle interminabili spiagge di Zanzibar, Mafia Island o Pemba?

SISTEMA TRASPORTI - sufficiente
Il Paese è ben collegato a tutta l’area e anche all’Italia. Presenti voli nazionali e linee autobus interurbane (sebbene lente e affollate). Lo stato delle strade non è buono, anzi il fondo stradale anche se asfaltato è molto sconnesso; non ci sono autostrade. Per quanto riguarda i safari, i tragitti medi sono piuttosto lunghi e sterrati. Preferire sempre guida con autista, non avventurarsi soli alla guida per nessun motivo. Diversi collegamenti via terra sono attivi con i Paesi limitrofi. Battelli a vapore effettuano servizio viaggiatori sul lago Tanganyka e Vittoria. Via mare è possibile arrivare in Kenya e in Mozambico, sono attive anche linee di traghetti per Zanzibar, Pemba, Mauritius, Seychelles e Madagascar. Aeroporti: Dar-es-Salaam, Arusha- Kilimanjaro, Zanzibar. Porti principali: Dar-es-Salaam, Zanzibar.

SISTEMA OSPITALITÀ - buono
Buona la scelta di strutture di accoglienza di vario genere e prezzo, soprattutto nei grandi centri e all’interno del classico circuito turistico, compresi lodge e campi nei parchi. Buona anche l’offerta ristorativa.

DATI PAESE - Nome completo: Repubblica Unita di Tanzania Posizione: Africa centro-orientale. Confini: nord Kenya e Uganda, est Oceano Indiano, sud Mozambico, Malawi e Zambia, ovest Rwanda e Burundi Fuso orario: UTC +3, +2 rispetto all’Italia, +1 durante ora legale Supercie: 945.000 kmq Capitale: Dar-es-
Salaam Popolazione: 52.482.000 Religione: 61% cristiani, 35% musulmani, 2% credi indigeni (Zanzibar 95% musulmani) Lingue: kiswahili, inglese (lingue ufficiali) Misure: sistema metrico decimale.

VALUTA - Scellino della Tanzania (TZS), 1 € è pari a 2634.4346 TZS (28 Gennaio 2019). Carte di credito: le più diffuse sono accettate nei grandi centri e nei grandi esercizi, per il resto valuta locale Cambio: portare euro, cambio facile (per i pagamenti sono accetti anche euro e dollari USA).

ELETTRICITÀ - 230 V e 50 Hz Prese elettriche: tipo D, G (munirsi adattatore).

DOCUMENTI - passaporto con validità residua di almeno sei mesi e visto, da richiedersi all’ambasciata o al consolato (eventualmente anche in aeroporto). Si ricorda che dal 26 giugno 2012 tutti i minori italiani che viaggiano all’estero devono essere in possesso di documento individuale.

GUIDA - patente internazionale. Guida a sinistra Auto: RC auto locale. In caso di multa la polizia è autorizzata a riscuoterne sul posto l’ammontare.

COMUNICAZIONI E TELEFONIA - Prefisso internazionale: 00255 GSM: copertura limitata alla capitale, ai grandi centri, a parte della costa e a Zanzibar. Standard: GSM 900/1800 (come in Italia). Operatori locali: Celtel Tanzania, Vodacom Tanzania, Mobitel, Zanzibar Telecom Internet: poco diffuso nei grandi centri e negli hotel di alta categoria, anche se il servizio si sta lentamente diffondendo Estensione web: .tz

NORME, LEGGI E COMPORTAMENTI - per quanto riguarda la normativa connessa all’uso o al traffico di sostanze stupefacenti, alla prostituzione e ai reati contro i minori, sono in vigore sanzioni penali molto severe
che prevedono il carcere. Data la presenza di diversi gruppi religiosi, si raccomanda il rispetto degli usi e dei costumi locali. Topless e naturismo sono vietati. L’omosessualità non è esplicitamente vietata ma il Paese è molto conservatore, si consiglia pertanto un atteggiamento estremamente prudente.

SITUAZIONE SANITARIA - non esistono obblighi per le vaccinazioni, ma sono consigliati, dietro parere medico, la profilassi antimalarica e il vaccino contro la febbre gialla. Sono endemici anche colera, tifo, epatiti, tetano e bilarzia (per cui è sufficiente non bagnarsi in acque interne). Molto diffuso l’AIDS, seconda causa di morte dopo la malaria. Le strutture sanitarie in generale non sono di buon livello. Le cliniche private nei grandi centri sono migliori ma molto care.

FESTIVITÀ - 1 gennaio, Capodanno; 12 gennaio, festa della rivoluzione di Zanzibar; 5 febbraio, fondazione del Ccm (partito al potere); Venerdì Santo, Lunedì dell’Angelo; 26 aprile, festa dell’Unione; 1 maggio, festa dei lavoratori; 7 luglio, festa dell’agricoltura; 9 dicembre, festa dell’Indipendenza; 25 dicembre, Natale; festività islamiche.

CLIMA - clima tipicamente equatoriale, con variazioni determinate dalle altitudini. Il livello delle precipitazioni piovose è molto variabile ma in generale scarso. Il Central Plateau, l’area più arida del Paese, riceve in media annualmente meno di 500 mm di pioggia, con un’unica stagione piovosa concentrata fra dicembre e maggio. Le piogge sono più frequenti lungo le coste, dove si registrano due picchi stagionali, fra ottobre e novembre e fra aprile e maggio. L’isola di Zanzibar e molti altipiani ricevono annualmente oltre 1500 mm d’acqua piovana. L’isola di Pemba ne riceve in media circa 2000 mm. Sulle isole le precipitazioni sono maggiori fra aprile e maggio, minori fra novembre e dicembre. Le variazioni annuali delle temperature sono molto modeste. Da gennaio a febbraio il clima è caldo e asciutto.

CRATERE DEL NGORONGORO
Ngorongoro e gli altipiani offrono scenari vulcanici inconsueti ed un'affasciante varietà di microclimi, tali da rendere questa regione una delle più interessanti del nord della Tanzania meritevole di una visita non solo per il rinomato cratere ma anche per le camminate ed il trekking in un contesto molto scenico e particolare tutt'ora ben preservato. Una volta era un vulcano attivo, invece ora si presenta come un cratere dal diametro di 20 km, ed è quindi il più grande cratere intatto esistente. Al suo interno sono presenti una serie di villaggi e una moltitudine di specie di selvaggina e di uccelli. Grazie alla varietà di habitat - savana di erbe alte e basse, foresta di acacie a fusto giallo, boschetti, paludi, radure e laghi che garantiscono la costante presenza di acqua - ospita circa 30.000 animali residenti tutto l'anno inclusi bufali, elefanti, leoni, rinoceronti e ghepardi ed una grande varietà di uccelli tra cui struzzi, aquile, poiane, falchi e fenicotteri. Fanno eccezione le giraffe che mancano completamente.

KILIMANJARO
Chiamato anche "The Kili", con i suoi 5896 metri di altezza il Kilimanjaro è la più alta montagna del continente africano e per questa sua caratteristica ha preso il nome di ‘tetto dell'Africa’. Ha due picchi: il picco Mawenzi, che con i suoi 5,149 metri è la seconda cima dell'Africa e il Kibo, che raggiunge i 5,896 metri sul livello del mare. Il punto più alto di Kibo è anche conosciuto come il Picco Uhuru.
Il Kilimanjaro è un vulcano dormiente, ma nelle sue viscere ci sono ancora delle attività. Le due cime dei monti Kibo e Mawezi rappresentano un gruppo di punti frastagliati nell'insieme del Kilimanjaro; le due cime sono permanentemente coperte da neve e ghiaccio. La cima Uhuru ha degli spettacolari ghiacciai sospesi, mentre il Kibo ha un piccolo cratere circolare, conosciuto anche come Cratere Reusch che emette dei vapori di zolfo e acqua calda. La scalata del Kilimanjaro può essere fatta da qualsiasi persona in salute durante tutto l'arco dell'anno però i periodi migliori per scalare la montagna sono generalmente i mesi compresi da Agosto a Ottobre e da Gennaio a Marzo. Il Kibo è più adatto agli escursioni, mentre il Mawenzi è la meta ideale per gli alpinisti.

PARCO NAZIONALE DEL LAGO MANYARA
Questo parco si trova nelle vicinanze della Great Rift Valley ed è uno dei santuari più popolari e attraenti per gli amanti della fauna selvatica in tutta l'Africa orientale. Qui, infatti, si possono vedere i babbuini, le scimmie blu, i bufali, le giraffe, gli elefanti, gli ippopotami e tutte le specie endemiche di questa grande nazione. Gli appassionati del birdwatching hanno la possibilità ammirare più di 350 specie diverse di uccelli. Nonostante questo parco sia relativamente piccolo, è davvero spettacolare e regala panorami mozzafiato, che saranno per il visitatore preziosi ricordi. La maggior parte della sua superficie è coperta di foreste.
Il Lago Manyara è l'unico Parco Nazionale all'interno del quale sono ammessi i safari notturni per l’avvistamento delle specie “più timide” e difficilmente avvistabili di giorno, come genette, bush babies oltre agli uccelli notturni. Tra i predatori attivi di notte troviamo leopardi e leoni. Oltre ai safari in auto, si possono effettuare passeggiate nella natura e trekking.

PARCO NAZIONALE DEL LAGO NATRON
Il Parco nazionale del Lago Natron è situato a nord del cratere del Ngorongoro, fuori dai sentieri battuti, ma abbastanza vicino al Serengeti. Percorrendo la polverosa strada, si ha la l'opportunità di incontrare la popolazione Masai in un contesto assolutamente non turistico.
Il Lago Natron occupa una depressione creata dallo sprofondamento della litosfera terrestre ed è alimentato da sorgenti sotterranee, alcaline, che filtrano da Ol Doinyo Lengai, l'unico vulcano al mondo noto per eruttare lava bianca e "fredda". L'altissima evaporazione comporta grandi variazioni nelle dimensione del lago. Durante la stagione secca, questo infatti si ritira lasciando scoperte superfici di fango grigio. Nei mesi più secchi dell'anno, quindi, il lago tende ad assumere un'intensa colorazione rossa nelle aree più centrali e tendente all'arancione dove l'acqua è meno profonda. Questo fenomeno non è visibile se ci trova al livello del lago ma solo dall'alto. Il sistema migliore per apprezzarlo è un sorvolo del lago oppure dall'alto della parete della Rift, che normalmente si discende provenendo dal Parco Serengeti. Quando il lago non è si prosciugato a sufficienza il colore delle acque varia, a seconda della profondità, dal bianco al verde con una serie di tonalità intermedie. All’interno di questo peculiare parco è possibile svolgere una moltitudine di attività come passeggiare nella natura, nuotare nella cascata, arrampicarsi sul Ol Doinyo Lengai, visitare i villaggi Masai, camminare lungo le sponde del lago osservando da vicino ai fenicotteri, passeggiare al chiaro di luna, assistere a una corsa di cammelli.

PARCO NAZIONALE DEL SERENGETI
Con i suoi 14,763 chilometri quadrati è il Parco Nazionale più grande della Tanzania. Uno dei più noti santuari dove vedere la fauna selvatica, ospita più di tre milioni di animali, che vivono nella più totale libertà. Il Serengeti è senza ombra di dubbio il più importante di tutti i parchi nazionali del nord della Tanzania. Le quantità di animali che ospita gli conferiscono la più alta concentrazione ornitologica dopo quella del Tarangire. Il Serengeti è davvero unico grazie ad alcuni particolari fattori: il sottosuolo delle savane, costituito prevalentemente da tufo vulcanico e granito, impedisce alla vegetazione robusta di radicare, rendendo così molto facile individuare gli animali durante la stagione invernale; la grande migrazione, composta prevalentemente da zebre e gnu, è uno spettacolo affascinante e attrae anche numerosi predatori, come leoni, ghepardi, leopardi, iene, sciacalli e avvoltoi; la migrazione delle gazzelle durante la stagione secca dalle savane alle fonti d’acqua provoca lo spostamento anche di leoni e leopardi, che sono abitualmente animali territoriali, portando così a un’elevata concentrazione di questi animali in uno spazio più ristretto e quindi ad aspre lotte territoriali.

PARCO NAZIONALE DI ARUSHA
Con ben 137 km quadrati, questo Parco è situato tra le cime del Monte Kilimanjaro e del Monte Meru, ad una altitudine di 1530 m. Al suo interno si trova una ricca selezione di uccelli, scimmie, bufali, ippopotami, elefanti, giraffe e antilopi. Le sue caratteristiche principali sono il Cratere Ngurdoto, e i laghi Momella. I laghi Momella attirano una grande varietà di uccelli, soprattutto fenicotteri. L'esperienza più bella che il visitatore potrà vivere qui, ed in nessun altro parco della Tanzania del nord, è il safari in canoa nel piccolo lago Momella. La pace è assoluta e l'unico suono, oltre ai richiami degli uccelli acquatici, è quello del vento leggero. In una giornata limpida, l'orizzonte si apre sulla suggestiva cima innevata del Kilimanjaro, mentre sull'altro lato domina il Monte Meru.

PARCO NAZIONALE DI RUAHA
Con i suoi 13,000 km quadrati, il Parco di Ruaha è il secondo parco per grandezza della Tanzania. E’ attraversato dal fiume Ruaha e si estende nel territorio della Great Rift Valley e nell'altipiano. Ospita una grande varietà di habitat ed ecosistemi diversi, come le foreste di Miombo e più in basso, nel letto della Rift, foreste di acacie e baobab, zone paludose, colline, praterie e foresta sempre verde. Alla ricca varietà di flora (circa 1400 specie) consegue una ricca varietà di fauna. I mesi da Giugno a Novembre, ossia durante la stagione secca, sono considerati il periodo migliore per visitare il parco. Gli erbivori e i loro predatori, che durante la stagione verde vivono in una vasta area, sono obbligati dalle condizioni climatiche e ambientali a concentrarsi lungo l'unica fonte d'acqua disponibile: il Grande Fiume Ruaha ed i letti asciutti dei torrenti stagionali, dove gli elefanti scavano i pozzi per raggiungere l'acqua sotterranea. Allo stesso tempo, gli alberi perdono la loro folta chioma e l’erba si secca. La combinazione di questi fattori permette un numero di avvistamenti notevolmente maggiore.

PARCO NAZIONALE DI TARANGIRE
Pittoresco e disordinato, il Parco è il regno di elefanti e giganteschi baobab. Ospita moltissime specie di animali e una variopinta selezione di specie floreali. E’ noto in particolare per i pitoni scalatori e le numerose specie di uccelli che si possono ammirare. Il fiume Tarangire che lo attraversa in senso longitudinale è la sua forza vitale nonché l'unica fonte d'acqua disponibile durante stagione secca (da Giugno a fine Ottobre) nel raggio di una vasta area, contingenza che favorisce in questi mesi un'altissima concentrazione di animali.
Il Tarangire è l'unico Parco Nazionale all'interno del quale alcuni campi hanno la licenza di condurre lunghi safari a piedi, mentre nella Tarangire Conservation Area è possibile effettuare anche safari notturni.

RISERVA DEL SELOUS
Con i suoi 55,000 km quadrati, il Selous è la riserva più grande dell'africa, se non di tutto il mondo. Al suo interno sono presenti circa i 2/3 degli elefanti dell'Africa, inoltre ad avere il più grande branco esistente nel continente di ippopotami e di coccodrilli. L'elemento dominante è l'acqua, che lo contraddistingue da tutti gli altri parchi della Tanzania conferendo dolcezza e fluidità ad un ambiente primordiale e creando una varietà di contesti paesaggistici. Esso ospita quella che è ritenuta la più grande popolazione di mammiferi di tutta l'Africa.
Il Selous e' suddiviso in due aree: Nord e Sud. I safari fotografici si svolgono nell'area nord. Tra gli animali comunemente avvistabili troviamo gli impala, i facoceri, gli elefanti (anche se non in grandi gruppi), gli ippopotami ed i coccodrilli, bufali e zebre, i leoni (seppure raramente visti in azione soprattutto a causa delle alte temperature che li rendono particolarmente attivi solo di notte diversamente da quanto accade negli altipiani del nord), i leopardi (la cui popolazione supera abbondantemente in numero quella dei leoni), i licaoni e le iene. Sono invece difficilmente avvistabili il kudu maggiore, i rinoceronti (ridotti a pochi esemplari dallo spietato bracconaggio del passato), ghepardi e sciacalli, probabilmente a causa dell'ambiente a loro poco consono. Il Selous è attraversato dal grande Fiume Rufiji a sua volta alimentato dalle acque del Grande Ruaha. Oltre ai tradizionali safari in 4x4 vanta una forte tradizione di safari in barca, durante i quali avvistamenti di coccodrilli ed ippopotami sono regolari, oltre a molte le specie ornitologiche presenti lungo le rive dei fiumi e dei laghi e non è raro trovare in acqua gruppi di elefanti. Oltre ai safari in barca fanno parte della tradizione del Selous anche i safari a piedi. Quasi tutti i campi organizzano brevi safari a piedi all'alba in prossimità del campo il cui scopo non è certamente quello di avvicinare gli animali quanto piuttosto quello imparare a riconoscerne le impronte, di soffermarsi ad osservare gli uccelli, le piante ed i fiori.
I mesi da Giugno ad Ottobre sono tradizionalmente considerati i migliori per visitare il Parco, seppure non si possa parlare di “pura” stagione secca come avviene per i parchi più interni della Tanzania. Il clima del Selous si approssima infatti a quello tipico costiero con possibili piogge sparse. Seppure in minor grado rispetto agli altri Parchi, si assiste ad una maggiore concentrazione degli animali lungo le fonti permanenti, ma soprattutto le erbe verdi ed alte cedono il passo alla savana bruciata, facilitando gli avvistamenti; le temperature non torride permettono agli animali uno stile di vita più attivo.

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